RELAZIONE ANNUALE 2007


RELAZIONE ANNUALE 2007

ASSOCIAZIONE PRATO ONLUS

associazione per il sostegno di persone con disagio

psichico, psicologico, esistenziale

 

 

Relazione del presidente sull’attività svolta nell’anno 2007 dall’Associazione

 

Gentili associati,

 

la mia relazione si rivolge di nuovo non solo a voi ma anche ai sostenitori, agli amici, ai parenti degli amici che hanno aiutato, vissuto e sostenuto l’Associazione.

 

Il ruolo degli amici, di chi cioè è sostenuto dall’associazione , chi ha presentato o presenta situazioni di disagio, difficoltà, di natura psicologica ma anche conseguenza di un difficile percorso esistenziale, di una marginalità e solitudine , è di assoluto protagonismo nella conduzione della stessa associazione. Mi preme sottolineare che essi, a tutto titolo, si trasformano anche in volontari, persone capaci di contribuire agli scopi dell’associazione, di portare idee, di esportarle, di condurre con noi soci  la direzione della PRATO.

 

Riassumo per capitoli le attività e gli sviluppi

 

AUTO-AIUTO

 

L’auto-aiuto, perno della nostra associazione è stato incrementato: esistono due gruppi a frequenza settimanale, uno a Voltri e uno a Quarto presso il convento dei cappuccini, chiesa di S. Maria degli Angeli via Montani 1 Quarto.

Sono entrati amici nuovi, con differenti esperienze alle spalle, con livelli di sofferenza profondi e diversi. Abbiamo insieme constatato l’assoluta unicità dell’esperienza per alcuni. Intendo che per qualcuno è stato il primo momento di un’apertura mai avuta, di dar parola a cose sentite ma mai dette, di sperimentare l’uscita dalla solitudine , la diminuzione della sofferenza. E’ una esperienza che continua ad entusiasmare tutti gli amici, non ci sono drop out, la frequenza è mantenuta, partecipano tutti (salvo nelle giustificate eccezioni), sono cioè sempre presenti tutti con un margine di assenza di una persona ogni tanto. Spiego anche che per partecipare gli amici che vengono da Savona o da Varazze devono spendere tempo, soldi e pazienza, che per venire a Quarto due amici vengono da Varazze. Il livello di motivazione è alto e risponde al protagonismo di tutti. Il nostro Auto-Aiuto evolve con le nostre idee, la figura del facilitatore si è dissolta in una funzione di regolazione mentre il suo vissuto personale è manifesto al gruppo e non presenta particolari differenze. Spessissimo si sceglie un tema, a turno, a volte si parla della settimana, più raramente,pochi sono gli interventi volti ad aiutare l’altro, è l’esposizione del proprio vissuto che dà spunto all’altro per nuove risorse o conoscenze. Le riunioni sono molto rispettose, direi educate, da lì abbiamo imparato come comportarci tra noi anche fuori dalle riunioni.

Non ricordo nel 2007 momenti di crisi ma uno straordinario aiuto per tutti ed una conoscenza di se stessi maggiore con un empowerment delle proprie capacità.

 

RESIDENZIALITA’

 

L’appartamento sede dell’associazione e un altro affittato nello stesso condominio ospitano tre amici, due stabilmente un altro per 4 giorni alla settimana in attesa di una dimissione dalla comunità alloggio dove è ancora inserito. Il programma è attuato in collaborazione col servizio di salute mentale anche se è sostanzialmente autogestito dall’amico ospite che dà i suoi tempi. L’esperienza della temporanea interruzione, fatta a metà anno, dell’inserimento di un quarto amico ci ha indotto a riflettere su non operare spinte di alcun genere, non interferire con gli invianti, confondendoci con loro nel vissuto dell’amico, favorire la ripresa della propria intenzionalità e non la dipendenza da altrui programmi. Questa filosofia non è facile da raggiungere perché contrasta con il desiderio di operare per il meglio per gli altri, ma scivolando in quello che è per noi meglio, e che può non esserlo per gli altri. Ora il quarto amico continua a frequentare l’auto-aiuto, mangia una sera alla settimana con noi, viene a teatro e sta meglio.

L’appartamento sede è la casa dell’auto aiuto e ha mantenuto la sua funzione anche di accoglienza, di ritrovo, di occasione di festa, di preparazione di eventi, di ospitalità per amici lontani, oltre ad essere sede settimanale dell’incontro di un gruppo dell’auto-aiuto seguito dalla cena.

L’introduzione di una diaria di partecipazione alle spese generali (gas, luce, ecc.) da parte degli amici in base alle proprie risorse (da € 0,5 a €8) (direttivo del 18 giugno 07) ha ulteriormente contribuito a questa filosofia non assistenzialistica ma volta ad incrementare l’autonomia decisionale. Gli amici hanno risposto vivendo più propria la casa, di cui controllano anche i costi. (la quota deriva dal calcolo dei costi del 2006, un amico contribuisce con €0,5 – un altro con €5 – un altro con €8). Un amico percepisce un rimborso di €50 al mese per il suo compito di segreteria, accoglienza (delibera dello stesso direttivo).

La casa è stata dotata di telefono fisso, P.C. ,ADSL ,strumenti utilizzati da alcuni amici. Scritti teatrali e posta elettronica prevalentemente.

Nel secondo appartamento (sono stati acquistati altri mobili per l’accoglienza dei due amici) si è costituita una collaborazione tra i due (un uomo e una donna) nella divisione dei compiti senza interferenze e con reciproca valorizzazione che ci ha fatto riflettere sulle risorse inaspettate. S. e G.  pur avendo due vite completamente diverse, uno lavora, l’altra è impegnata in teatro danza ceramica ecc. si ritrovano nella gestione della casa e della spesa . (mi sembra utile chiarire che non esiste alcun legame affettivo ma solo amicizia). Residenzialità miste sono a volte preferibili, sembra.

L’esperienza dell’abitare ha implicato la costituzione di un gruppo di auto-aiuto centrato sull’abitare e a carattere anche organizzativo in cui è presente Giovanna, volontaria, che ha risolto praticamente tutti i problemi emergenti senza crisi o scontri, dando anche la capacità di saper aspettare per la risoluzione dei disguidi.

Continua ad essere coltivato un orto, con la collaborazione di vicini e di sostenitori lontani, continua la integrazione nel contesto abitativo condominiale, salvo qualche piccolo ed insignificante brontolio sopportato tranquillamente dai due amici dell’appartamento (succede dovunque). L’appartamento della sede vede invece l’aiuto attivo dei vicini. E la loro partecipazione anche alle feste, a capodanno ecc.

 

TEATRO

 

Anche nel 2007 è continuata la collaborazione con la Polena, in particolare è stato ripresentato il Don Chisciotte a Imperia nell’ambito di un programma educazionale rivolto ai giovani delle ultime classi delle superiori, nello spazio teatrale del DAMS.

Si collabora a CreativaMente3, iniziativa in collaborazione con la pinacoteca di Savona e dedicata al tema dello specchio e della “riflessione”. Si è iniziato a formare un gruppo nuovo di attori che si ritrovano dal dopo estate nella “cantina dei cattivi Maestri” a Savona, spazio teatrale dove provare e allestire nuovi spettacoli. I nostri amici sono insieme ad ospiti delle comunità del gruppo Redancia, a altri interessati. L’impegno dei nostri, appartenenti al gruppo storico è costante e F. si è impegnato in un lavoro di training. Si è deliberato un nuovo sostegno economico alla Polena non ancora attuato in quanto lo spettacolo è in preparazione. L’attività teatrale coinvolge 5 amici. La collaborazione con la dott.sa Porrazzo direttore artistico facilita la nostra presenza ed è ormai collaudata.

A novembre, in occasione di un convegno SIP siamo stati invitati come Polena ad un pomeriggio di training insieme ad un gruppo di attrici di Trieste e al teatro dell’Ortica. E’ stata un’esperienza molto coinvolgente, faticosa ma anche punto di incontro tra iniziative simili (ci chiediamo perché non si ripetano. faremo i promotori?)

 

CONVEGNI

 

La novità di questo anno è stata la nostra “uscita”.

Abbiamo iniziato a gennaio partecipando a due giorni a Bologna ad un incontro organizzato dalle “parole ritrovate”. La nostra presenza ha visto i nostri amici intervenire con interventi originali, anche in contrapposizione con le linee del movimento (Prof. De Stefani, Trento, promotore dell’auto-mutuo-aiuto, delle parole ritrovate, dell’iniziativa viaggio a Pechino contro lo stigma.. persona che molto ha fatto nel campo di ridare parola agli utenti), partecipare attivamente, sperimentare un viaggio di lavoro. In particolare abbiamo avuto il coraggio di contestare il viaggio a Pechino che ci sembrava fuori dalle esigenze primarie di tutti gli utenti.

Il 7 settembre a Pietra Ligure abbiamo partecipato ad un convegno organizzato dalla SIP (società italiana di psichiatria) e sono intervenuti vecchi e nuovi amici, abbiamo portato un poster, ci siamo fatti conoscere in Liguria ed abbiamo proposto in quella occasione per la prima volta un incontro tra utenti che praticano l’auto-aiuto. L’organizzazione è stata in grandissima parte autonoma, facilitata solo da un incontro con un socio, io ero in ferie.

Il 16 novembre siamo intervenuti alle “parole ritrovate liguri”. Una nostra amica aveva partecipato al corso di auto-mutuo-aiuto organizzato nei due giorni precedenti. In quella occasione abbiamo spiegato le peculiarità della nostra associazione, la residenzialità senza operatori e rilanciato un incontro tra utenti.

Sebbene io parli al plurale sottolineo che la mia è stata una azione di supporto e che interventi e spiegazioni sono degli amici, sempre più in grado di decidere e prendere iniziative.

 

CONCLUSIONI

 

Rileggendo la relazione dell’anno scorso mi sembra che abbiamo rispettato i nostri progetti, visibilità, dibattito, uscita all’esterno, ricerca di una filosofia che accompagni il nostro agire, rifiuto di delega e di assistenzialismo, collaborazione su iniziative come il teatro, con privato e pubblico, indipendenza da qualsiasi referente di parte ma incontro su azioni condivise.

Possiamo permetterci questa libertà per il sostegno economico che i privati ci hanno dato, ci continuano a dare, per il contributo degli stessi amici e per la generosità dei volontari (pochi ma buoni).

Ultima cosa, forse importante, non ci sono stati ricoveri o ricadute, e siamo aumentati di numero.

 

Concludo quindi ringraziando tutti

 

Il presidente

 

Roberta Antonello